“Nella nostra provincia, lo scorso anno, sono stati 14 i morti sul lavoro. Nel 2012 erano stati 18 ma stiamo parlando di vite spezzate e di famiglie distrutte per sempre; quindi, importa poco o nulla se il confronto dice: meno quattro. Potremo gioire solo quando raggiungeremo l’obiettivo #Zeromortisullavoro che è, poi, la battaglia della vita lanciata ormai da tempo dal nostro leader nazionale Pierpaolo Bombardieri per risvegliare nel nostro Paese l’attenzione su una tragedia dai numeri di una guerra civile”.
Lo ha affermato Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania, aprendo questo pomeriggio nella sala “Mico Geraci” in via Sangiuliano la riunione di Esecutivo territoriale del “Sindacato delle Persone”, presenti i segretari generali di Uila e Feneal Sicilia Nino Marino e Nino Potenza assieme al presidente provinciale dell’Inail Roberto Prestigiacomo.
Nel corso del suo intervento, Enza Meli ha aggiunto: “Noi abbiamo il diritto e il dovere di dare voce ai morti di lavoro. Anzi, chiamiamoli per quello che spesso sono. Sono vittime di omicidi sul lavoro, anche se Governo e Parlamento dicono ancora no a una legge che introduce nel Codice penale il reato di omicidio sul lavoro. Nel nome delle vittime e dei loro familiari, dunque, la Uil di Catania vuole oggi assicurare pieno sostegno alle iniziative di mobilitazione che la nostra organizzazione nazionale e regionale, con Pierpaolo Bombardieri e Luisella Lionti, ha assunto e assumerà per rivendicare lavoro vero, sicuro, dignitoso. Ancora una volta troveremo accanto a noi la Cgil e ne siamo felici. Saremo convintamente, massicciamente presenti alle iniziative unitarie che culmineranno nello sciopero generale dell’11 aprile e lo diciamo con tutto l’orgoglio di chi sta dalla parte giusta: quella delle persone”.
L’esponente sindacale ha concluso “ricordando le mille quarantuno bare, tanti sono stati i morti sul lavoro nel 2023 in Italia, simbolicamente esposte dalla Uil nei giorni scorsi in piazza del Popolo a Roma: un’immagine forte per tentare di rompere il muro degli interessi criminali e dei silenzi complici di chi non fa nulla per combattere questa mattanza nei cantieri, nei campi, nelle fabbriche mentre servirebbe fare subito qualcosa di concreto perché nessun profitto può giustificare la perdita di una vita umana”.
Insieme con Enza Meli, l’Esecutivo Uil Catania è composto da Armando Algozzino, Alfio Avellino, Riccardo Ballotta, Salvo Bonaventura, Pippo Camarda, Eugenio Cambria, Giuseppe Caramanna, Giovanni Casa, Maria Pia Castiglione, Mario Conti, Gaetano Cristaldi, Enrico Di Fiore, Giovanna Giuffrida, Agata Giuliano, Eugenia La Pera, Sandro Leanza, Nino Lombardo, Anna Longo, Alfredo Lo Presti, Andrea Mantegna, Nino Marino, Salvo Mavica, Angelo Oliveri, Salvo Orlando, Ignazio Parisi, Lucia Piccino, Alessio Poidomani, Nino Potenza, Roberto Prestigiacomo, Angela Romeo e Serena Vitale.