Giornata Mondiale del Libro: la Sicilia tra sfide e speranze

Giornata Mondiale del Libro
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Giornata Mondiale del Libro

Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro, ma in Sicilia l’entusiasmo per la lettura resta tiepido. Secondo i dati ISTAT, la percentuale di lettori nell’isola è tra le più basse d’Italia.

Eppure l’editoria nazionale continua a offrire opere di rilievo. La dozzina del Premio Strega 2025- annunciata il 15 aprile scorso – include autori come Valerio Aiolli (Portofino blues), Saba Anglana (La signora Meraviglia), Nadia Terranova (Quello che so di te) e Andrea Bajani (L’anniversario), confermando la vitalità della narrativa italiana.

A Catania, sabato 19 aprile, Palazzo Scammacca del Murgo ha ospitato una festa in attesa della sesta edizione del Catania Book Festival. L’evento ha offerto live painting, stand-up comedy e DJ set, riunendo un folto numero di lettori e appassionati. Il direttore Simone Dei Pieri, che negli anni scorsi ha portato a Catania la dozzina del Premio Strega, non ha potuto confermare la data prefissata per il festival, ma lavora con nuove energie alla sesta edizione.

 

In Sicilia legge solo il 24% della popolazione, contro il 40% in Sardegna, il 42,4% nel Centro Italia e il 46,3% nel Nord-Ovest. La fruizione delle biblioteche è limitata: 5,7% nel Meridione contro il 13,9% al Nord. Solo il 60% dei siciliani ha aperto almeno un libro nell’ultimo anno. Le biblioteche offrono in media 1.763 libri ogni 1000 abitanti, contro i 3.244 del Nord.

A Catania, su sette biblioteche comunali, cinque — situate in quartieri periferici come Picanello, Nesima, Librino — sono chiuse per problemi strutturali o mancanza di personale. È qui che la lettura servirebbe di più.

Eppure, i giovani siciliani (15-24 anni) che leggono rappresentano la maggioranza dei lettori dell’isola, con percentuali che toccano l’86%. Questo suggerisce che, con iniziative mirate, la lettura potrebbe tornare a essere un’abitudine più diffusa in Sicilia.

Servono iniziative per i giovani. Da Pirandello a Verga e Bufalino, la Sicilia ha dato voce a grandi autori: lasciare l’arduo compito di educare alla lettura solo agli insegnanti è un errore, giacché la dispersione scolastica è al 4,14% (dato del 2022-23).

In questa Giornata Mondiale del Libro, è fondamentale riflettere sulle sfide che la Sicilia affronta nel promuovere la lettura e l’accesso alla cultura, riconoscendo al contempo gli sforzi di chi continua a credere nel potere dei libri come strumenti di crescita e inclusione.

Il sindaco Trantino ha annunciato sui social l’approvazione di una delibera per la candidatura di Catania a Capitale Italiana della Cultura 2028. Riaprire le biblioteche sarebbe un buon inizio.

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