Internazionale di Palmanova 2025

Cavaliere durante la prova di cross country Internazionale di Palmanova

Si è concluso con grande successo il Concorso Internazionale di Completo disputato dal 4 al 7 settembre a Palmanova. La manifestazione, valida come Campionato FISE/MASAF per cavalli giovani di 6 e 7 anni e come Criterium per le categorie Senior, Young Rider e Junior, ha visto la partecipazione di 78 binomi provenienti da nove nazioni, comprese India ed Ecuador. Struttura e valore dell’evento Sotto l’egida del Dipartimento Concorso Completo della FISE, l’appuntamento friulano ha offerto gare nei formati CCI3*-S, CCI2*-L, CCI2*-S e CCI1*-Intro. I punteggi ottenuti sono stati utilizzati anche per l’assegnazione dei titoli nazionali FISE e MASAF, oltre che per i Criterium di categoria. Risultati principali CCI3*-S e Criterium Senior Carolina Ferrarini in sella a Kilcotrim Big Yin — vittoria con 38.00 penalità, primo anche nel Criterium Senior. Matilde Piovani su Born West — seconda con 39.30. Alessio Proia con Gatto Salta d’O — terzo con 39.90. CCI1*-Intro e Criterium Junior Levante Girardi in sella a In High Cotton — primo nel CCI1*-Intro con 36.30 penalità. Camilla Andreozzi su Cassiblue — quindicenne, vincitrice del Criterium Junior con 36.40. Ginevra Fabbri su Hot Mail de Champenotte — 36.60; Anna Valentini con Coco l’Amour — 38.50 (entrambi nella top five). Campionato Giovani Cavalli – 7 anni (CCI2*-L) Rebecca Chiappero in sella a Bahksia — vittoria con 34.10 penalità, titoli FISE e MASAF. Emiliano Portale con God Sigma dell’Esercito Italiano — secondo (35.40). Emiliano Portale in sella a General dell’Esercito Italiano — terzo (37.40). Campionato Giovani Cavalli – 6 anni (CCI2*-S) Andrea Cincinnati in sella a Orlando (1° graduato Aeronautica Militare) — campione FISE con 32.30 penalità. Nicola Datti su Darling de’ Pirali — vincitrice del titolo MASAF, seconda nella classifica FISE. Luisa Palli in sella a Mary Rose — terza con 35.80. Altri piazzamenti: Rebecca Chiappero con Kantos dei Preziosi (5ª) e Martina Guerra su Vanity FZ (6ª). Analisi tecnica delle prove Dressage Nel CCI3*-S, Carolina Ferrarini in sella a Kilcotrim Big Yin ha subito imposto la propria leadership con una ripresa precisa e armoniosa, che ha garantito il vantaggio decisivo. Nei 7 anni, Rebecca Chiappero con Bahksia ha eseguito una delle prove più eleganti, con punteggi elevati in rettilineità e transizioni. Nei 6 anni, Andrea Cincinnati con Orlando ha mostrato un binomio già maturo, ottenendo valutazioni sopra la media per regolarità e precisione. Cross Country Nella categoria Senior, Ferrarini con Kilcotrim Big Yin e Piovani su Born West hanno gestito il percorso con grande regolarità, mantenendo tempi competitivi e posizioni di vertice. Nei 7 anni, Chiappero su Bahksia ha confermato la sua supremazia con un ritmo costante e senza penalità rilevanti, mentre Portale con God Sigma e General ha portato entrambi i cavalli entro tempi eccellenti. Nei 6 anni, Cincinnati con Orlando ha mantenuto il tempo ottimale, guadagnando il margine decisivo; Datti su Darling de’ Pirali ha scelto linee più conservative, e Palli con Mary Rose ha confermato solidità e costanza. Salto Ostacoli Nel CCI3*-S, Ferrarini con Kilcotrim Big Yin ha difeso la leadership con un percorso netto. Piovani con Born West e Proia in sella a Gatto Salta d’O hanno mantenuto posizioni da podio grazie a prove solide. Nei 7 anni, Chiappero con Bahksia ha sigillato la vittoria con un giro pulito, mentre Portale con God Sigma e General ha difeso con determinazione i piazzamenti sul podio. Nei 6 anni, Cincinnati con Orlando ha chiuso con un percorso impeccabile; Datti con Darling de’ Pirali ha consolidato il titolo MASAF, e Palli con Mary Rose ha confermato la sua terza posizione con un giro netto. Conclusioni L’Internazionale di Palmanova 2025 ha confermato la sua centralità nel panorama del completo italiano e internazionale. La manifestazione ha unito rigore tecnico e valorizzazione dei giovani cavalli, offrendo gare di alto livello e consacrando binomi già pronti a confrontarsi con le categorie FEI superiori. Nelle foto la vincitrice dei Criterium: Carolina Ferrarini su Kilcotrim Big Yin Ph. High Point of View production

Liberty Training: la comunicazione autentica tra cavallo e cavaliere

Cavallo chiaro in movimento durante una sessione di liberty training, con criniera al vento e sguardo concentrato, ritratto in primo piano in bianco e nero

Una disciplina basata sulla fiducia Liberty training, o lavoro etologico in libertà, è un approccio addestrativo che ha come obiettivo la creazione di un linguaggio comune tra cavaliere e cavallo, fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Comunicare con un essere vivente che non parla la nostra stessa lingua rappresenta una delle sfide più complesse in ambito equestre. Una comunicazione chiara, semplice ed efficace porta vantaggi significativi nello sviluppo dell’intesa del binomio. Lavorare senza finimenti Questa pratica si svolge senza l’ausilio di capezze o lunghine e si basa esclusivamente sul linguaggio del corpo. In questo modo si stimolano le capacità naturali del cavallo – cognitive, motorie ed emotive – rafforzando parallelamente il rapporto con l’uomo. Si tratta di un percorso di apprendimento reciproco che rispetta tempi e caratteristiche individuali di ciascun animale. La connessione come elemento chiave Un aspetto centrale del liberty training è la connessione, ossia la capacità del cavallo di ascoltare e rispondere agli stimoli del cavaliere, mantenendo uno stato di decontrazione fisica e mentale. Per raggiungerla è necessario conoscere l’etogramma equino, avere consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni e comunicare con chiarezza, pazienza e leadership. Il linguaggio sottile dei cavalli La comunicazione in libertà si fonda sul linguaggio naturale dei cavalli, fatto di segnali sottili che l’uomo deve imparare a osservare e interpretare. L’animale è estremamente sensibile non solo ai movimenti esterni, ma anche all’energia e all’intenzione del cavaliere. Essere consapevoli di come ci muoviamo, guardiamo, pensiamo e sentiamo diventa quindi indispensabile per instaurare un dialogo autentico. Il ruolo del rinforzo negativo Nelle dinamiche sociali dei cavalli, il rinforzo negativo è la forma principale di comunicazione. In questo contesto, “negativo” non significa punitivo, ma indica la sottrazione di uno stimolo. Una pressione viene applicata per chiedere un comportamento e rimossa quando il cavallo risponde correttamente. Le pressioni possono essere fisiche, come una trazione sulla lunghina, oppure sensoriali, come un rumore, un gesto o persino lo sguardo. Se utilizzato consapevolmente, anche lo sguardo può diventare uno strumento di comunicazione estremamente efficace. Gestire paura e stress Paura e stress sono risposte naturali legate all’istinto di sopravvivenza, ma se eccessivi o cronici possono causare gravi disturbi comportamentali. Per questo motivo è fondamentale rispettare i tempi di apprendimento del cavallo, evitando ripetizioni forzate e monotone che porterebbero a tensione e perdita di motivazione. Esercizi e prime esperienze Gli esercizi del liberty training sono vari e si adattano alla sintonia e alla creatività del binomio. Per lavorare in autonomia sono necessarie esperienza e competenze specifiche, ma con la guida di un professionista anche i principianti possono avvicinarsi a esercizi di base. Nelle fasi iniziali è possibile utilizzare capezza e lunghina o lavorare in spazi delimitati per favorire la concentrazione. Un esercizio introduttivo utile è il body language, in cui il cavaliere impara a comunicare attraverso postura, gesti e sguardo. Un percorso di crescita reciproca Il liberty training rappresenta una naturale evoluzione del lavoro da terra condizionato, privo di strumenti e finimenti. È un percorso complesso, che richiede tempo, costanza e pazienza, ma i risultati sono preziosi: un cavallo più equilibrato, collaborativo e motivato, e una relazione con l’uomo basata sulla fiducia. Conclusioni Il lavoro etologico in libertà è una delle espressioni più autentiche dell’interazione tra uomo e cavallo. I suoi benefici spaziano dal miglioramento della comunicazione al rafforzamento della partnership, fino alla promozione del benessere psicofisico dell’animale. Per praticarlo in modo sicuro ed efficace sono indispensabili competenze tecniche, capacità di lettura dei segnali equini e il rispetto dei tempi del cavallo. Solo così questa disciplina può trasformarsi in un percorso di crescita reciproca, fondato su fiducia, rispetto e profonda connessione emotiva.  

Dressage e monta senza imboccatura: le aperture delle federazioni e il futuro del bitless

Negli ultimi anni, il tema della monta senza imboccatura (bitless) nel dressage ha guadagnato crescente attenzione, sia da parte dei cavalieri che delle federazioni equestri. Considerata per lungo tempo incompatibile con i principi del dressage classico, la monta senza imboccatura sta lentamente trovando spazio all’interno dei regolamenti ufficiali di alcune federazioni nazionali, mentre altrove resta ancora esclusa dalle competizioni ufficiali. La situazione, a livello internazionale, si presenta dunque eterogenea e in evoluzione. Francia – Fédération Française d’Équitation (FFE) A partire dal 1° settembre 2025, la FFE ha introdotto una significativa apertura verso la monta senza imboccatura. Le briglie bitless saranno ufficialmente ammesse nelle prove preparatorie di livello Amateur e Pro, nonché in tutte le prove libere, i carrousel e le prove preparatorie nei livelli Club, Club Élite (E) e Poney. I finimenti autorizzati comprendono il licol in corda, il sidepull, le briglie bitless propriamente dette e le cordelette (queste ultime solo nei livelli base). Si tratta di una svolta importante per la federazione francese, che riconosce la necessità di adattarsi a una crescente sensibilità verso il benessere animale e l’equitazione etica. Danimarca – Dansk Ride Forbund (DRF) Anche la Danimarca si mostra all’avanguardia nella regolamentazione del bitless dressage. Dal 2025, la DRF consente l’uso di briglie senza imboccatura nei livelli C, D ed E. Inoltre, in un’ottica di tutela del cavallo, la federazione danese ha annunciato il divieto delle briglie doppie (double bridle) nei livelli inferiori a partire dal 2026. Questa misura mira a ridurre il potenziale stress e il disagio causati da imboccature complesse nei binomi meno esperti. Paesi Bassi – Koninklijke Nederlandse Hippische Sportfederatie (KNHS) Nei Paesi Bassi, dal 2025, la monta senza imboccatura sarà consentita nel dressage fino al livello ZZ-Zwaar, uno dei livelli più avanzati del dressage nazionale. Si tratta di una delle aperture più ampie attualmente presenti in Europa, che permette ai cavalieri bitless di esprimersi anche ad alti livelli tecnici. Questo approccio riflette una crescente apertura verso forme di equitazione più inclusive e centrata sul rispetto del cavallo. FEIF – Federazione Internazionale dei Cavalli Islandesi La FEIF si distingue da tempo per un approccio progressista in materia di finimenti. L’uso di briglie bitless è permesso in tutte le prove di dressage organizzate sotto l’egida della federazione, a condizione che i finimenti non includano parti rigide, dolorose o coercitive. Questa regola ha favorito lo sviluppo di una pratica equitativa attenta al benessere del cavallo, senza compromettere la qualità tecnica dell’esecuzione. Australia – Pony Club Australia Nel contesto del Pony Club Australia, la monta senza imboccatura è ammessa anche nelle prove ufficiali di dressage, previa approvazione. I finimenti utilizzati devono essere sicuri, ben regolati e adeguatamente controllati dagli ufficiali di gara. Questa apertura è particolarmente rilevante nel contesto dell’equitazione giovanile, dove l’educazione al rispetto e al controllo etico del cavallo è fondamentale. Stati Uniti e Canada – USEF e USDF Negli Stati Uniti e in Canada, le principali federazioni di riferimento per il dressage – la United States Equestrian Federation (USEF) e la United States Dressage Federation (USDF) – non consentono attualmente l’uso di finimenti senza imboccatura nelle competizioni ufficiali. Tuttavia, si registrano iniziative a livello locale e circuiti alternativi in cui vengono organizzate categorie dedicate alla monta senza imboccatura. Questi eventi rappresentano un segnale di interesse crescente, anche se la strada verso un’adozione regolamentata appare ancora lunga. Prospettive future La diffusione della monta senza imboccatura nel dressage solleva questioni complesse legate sia alla tecnica che all’etica. Se da un lato resta imprescindibile il rispetto dei principi fondamentali del dressage – leggerezza, armonia, precisione – dall’altro emerge con forza l’esigenza di pratiche che favoriscano il benessere del cavallo. Le scelte di alcune federazioni europee evidenziano un cambio di paradigma, orientato verso un’equitazione più consapevole e inclusiva. Sebbene l’adozione del bitless non sia ancora omogenea a livello internazionale, le recenti aperture normative suggeriscono che il dibattito non potrà più essere eluso. Il futuro del dressage potrebbe quindi includere, accanto al tradizionale uso dell’imboccatura, una crescente legittimazione delle briglie senza imboccatura, a beneficio del cavallo e della relazione uomo-animale. Foto Credits: Rambo, Eponia, Prohorse, Kentucky Horsewear

Ponyadi 2025: quattro giorni di passione e tecnica al Galoppatoio di Villa Borghese

Si sono concluse domenica sera, con la consueta cerimonia di premiazione e la sfilata delle rappresentative regionali, le Ponyadi 2025, evento simbolo dell’attività giovanile della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri). Per il secondo anno consecutivo, la manifestazione si è svolta nella suggestiva cornice del Galoppatoio di Villa Borghese, trasformato per l’occasione in un villaggio equestre in miniatura, con campi prova, rettangoli di gara, paddock, aree veterinarie e stand regionali. Dal 24 al 27 luglio, oltre 1.200 giovani atleti, dai 5 ai 13 anni, provenienti da tutte le regioni italiane, si sono sfidati in 19 discipline, tra cui: salto ostacoli, dressage, gimkana, volteggio, pony games, endurance, attacchi, carosello e mounted games. Più che una semplice competizione, le Ponyadi sono una celebrazione del binomio pony-cavaliere, con l’obiettivo di formare i futuri protagonisti dell’equitazione italiana, non solo dal punto di vista tecnico ma anche educativo e sportivo. Classifiche generali: Lazio trionfa in casa A dominare il medagliere è stato il Lazio, che ha sfruttato il fattore campo imponendosi in numerose discipline, soprattutto nel salto ostacoli e nei pony games. Secondo posto per la Lombardia, molto competitiva nel dressage e nel volteggio, mentre al terzo gradino del podio si è piazzata la Toscana, protagonista soprattutto nella categoria attacchi e nella gimkana 2. Grande equilibrio e sportività hanno caratterizzato tutte le prove, con un livello tecnico in costante crescita rispetto alle edizioni precedenti. Molti binomi si sono distinti per precisione e armonia, dimostrando un lavoro quotidiano serio e ben impostato nei centri ippici di provenienza. Salto Ostacoli: spettacolo e precisione Il salto ostacoli ha rappresentato come sempre la disciplina di punta, con un totale di oltre 300 binomi iscritti suddivisi nelle categorie Elite, A e B. Spettacolari i percorsi proposti, tecnici ma adatti all’età degli atleti, curati dal direttore di campo Pierluigi Brugnoli. La squadra del Lazio si è imposta nella categoria Elite a squadre, grazie anche alla brillante prestazione di Chiara Martellini su Toby’s Spirit, che ha chiuso con doppio netto e miglior tempo in barrage. Dressage: eleganza e controllo Nel rettangolo del dressage, sotto l’occhio attento dei giudici internazionali, si è evidenziato il grande lavoro di preparazione delle rappresentative del Nord Italia. La Lombardia ha dominato nelle categorie individuali grazie alla precisione di Elisa Venturini su Aramis, mentre il premio per la miglior ripresa tecnica è andato a Giulia Rosa del Veneto, impeccabile nel mantenere la linea e l’assetto. Volteggio e Pony Games: equilibrio e divertimento Nel volteggio, tra le discipline più spettacolari e acrobatiche, si è distinto il team dell’Emilia-Romagna, con una performance collettiva di altissimo livello tecnico, apprezzata anche per coreografia e interpretazione artistica. I pony games hanno regalato momenti di grande entusiasmo e coinvolgimento tra il pubblico, con le batterie a eliminazione diretta che hanno fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti. Endurance e Attacchi: il ritorno delle discipline “di fatica” Tra le novità più significative di quest’anno, va segnalata la crescita della partecipazione nelle discipline di resistenza come l’endurance e gli attacchi. In particolare, il percorso di 12 km nel parco della Caffarella ha visto una nutrita partecipazione di binomi del Centro-Sud, con la Campania che ha sorpreso per l’organizzazione e la preparazione dei suoi giovani cavalieri. Oltre la competizione: un evento formativo Come sottolineato dal presidente FISE Marco Di Paola durante la conferenza stampa conclusiva: “Le Ponyadi rappresentano un punto fermo nel nostro progetto educativo. Non si tratta solo di vincere, ma di crescere, imparare il rispetto per l’animale, per il compagno di squadra e per l’avversario.” Nel villaggio Ponyadi, infatti, si sono tenuti anche laboratori didattici, incontri con tecnici federali e momenti formativi sui temi del benessere animale, dell’alimentazione del pony sportivo e del primo soccorso veterinario. Un successo che guarda al futuro Le Ponyadi 2025 si sono confermate un appuntamento centrale del calendario federale, capace di coniugare sport, educazione e passione. L’organizzazione impeccabile, l’accoglienza calorosa di Roma e l’entusiasmo contagioso dei giovani atleti e dei loro istruttori fanno già guardare con entusiasmo all’edizione 2026, con la speranza che sempre più giovani possano avvicinarsi a questo meraviglioso mondo fatto di impegno, rispetto e amore per il cavallo.   ©Foto FISE/Francesco Franzesi: la squadra della Lombardia in premiazione

Piazza di Siena 2025: spettacolo, sport e sostenibilità nel cuore di Roma

Dal 21 al 25 maggio, Villa Borghese ha riaperto le porte all’eccellenza mondiale del salto ostacoli con la 92ª edizione dello CSIO di Roma – Piazza di Siena. Un appuntamento che, ancora una volta, ha saputo fondere lo spettacolo dell’equitazione internazionale con arte, design e un modello di sostenibilità ambientale all’avanguardia. Un’oasi verde per lo sport e la cultura Piazza di Siena, con i suoi undicimila metri quadrati di verde, si è trasformata in un palcoscenico naturale unico, punto d’incontro per sportivi, famiglie, studenti e turisti. La manifestazione ha puntato tutto su una bioarchitettura rispettosa del contesto, confermando Roma come città capace di innovare senza tradire la propria bellezza storica. Yuri Mansur conquista il Rolex Gran Premio Roma Il gran finale di domenica ha visto trionfare il brasiliano Yuri Mansur in sella a Miss Blue-Saint Blue Farm, autore di una prestazione magistrale nel secondo round del Rolex Gran Premio Roma, appuntamento clou delle Rolex Series. Mansur ha firmato il tempo vincente superando il grande favorito Cian O’Connor (Irlanda) su Iron Man, protagonista assoluto del concorso. Master d’Inzeo all’irlandese O’Connor All’irlandese è andato comunque il prestigioso Master d’Inzeo, assegnato al miglior cavaliere sulla base delle due prove regine: il Trofeo Loro Piana e il Rolex Gran Premio. Il premio, voluto dalle famiglie D’Inzeo per celebrare i leggendari fratelli Piero e Raimondo, è stato consegnato da Giancarlo d’Inzeo, figlio di Piero, insieme ad altri membri della famiglia. Si tratta della seconda volta che il trofeo vola in Irlanda, dopo il successo di Denis Lynch nel 2022. Brilla la giovane Francia, Italia a metà Sul terzo gradino del podio si è imposta la giovane e talentuosa Nina Mallevaey (25 anni) con Dynastie de Beaufour, protagonista di una gara impeccabile. In casa Italia, Giulia Martinengo Marquet ha emozionato il pubblico ma ha chiuso al nono posto dopo un errore nella seconda manche. Lorenzo De Luca, autore di un ottimo primo percorso netto, ha invece compromesso il risultato finale con due errori nel secondo round, concludendo dodicesimo. Numeri record: pubblico in crescita e impatto economico Lo CSIO 2025 ha fatto registrare numeri da capogiro: 62.000 spettatori nelle quattro giornate di gara, con un incremento del 10,7% rispetto all’edizione 2024. Anche il fatturato ha segnato un balzo significativo, passando da 4,3 a 4,7 milioni di euro. Oltre 600 cavalli, 470 atleti da 18 nazioni e un totale di 1.700 accreditati da 31 Paesi hanno trasformato Roma in capitale mondiale dell’equitazione. La macchina organizzativa ha coinvolto 1.315 persone, tra staff, sponsor, stampa, tecnici e volontari. Non solo sport: cultura, musica e ambiente Piazza di Siena si è confermata molto più di un evento sportivo. L’inaugurazione con il concerto del mercoledì sera ha dato il via a una kermesse che ha abbracciato anche arte, cultura e intrattenimento, rendendo lo CSIO un vero e proprio motore di sviluppo per il turismo romano. In un perfetto equilibrio tra agonismo e bellezza, il 92° CSIO di Roma ha offerto uno spettacolo memorabile, lasciando il pubblico con la certezza che qui, nel cuore verde della Capitale, si scrive ancora la grande storia dell’equitazione internazionale. Ph Stefano Secchi – Yuri Mansur in sella a Miss Blue-Saint Blue Farm Nella foto di copertina da sinistra: Marco Di Paola (Presidente FISE), Cian O’Connor (vincitore del Premio), Giancarlo d’Inzeo, Guido d’Inzeo, Cristina d’Inzeo, Alex d’Inzeo e Beatrice Guarducci – Ph. FISE / M. Argenziano

Cavalli, tradizioni e futuro: la Fiera Mediterranea del Cavallo accende Ambelia

Nel cuore della Sicilia, nella suggestiva cornice della Tenuta Ambelia, si terrà la sesta edizione della Fiera Mediterranea del Cavallo, in programma nei giorni 6, 7 e 8 giugno 2025. Valorizzazione culturale e razze equine autoctone Con un calendario ricco e articolato, la manifestazione si propone di valorizzare la cultura equestre, le tradizioni siciliane e il territorio, offrendo un’esperienza coinvolgente per appassionati, famiglie e operatori del settore. Tra gli obiettivi principali della Fiera vi è la promozione delle razze equine autoctone della Sicilia. Gli allevatori avranno l’opportunità di presentare i risultati del proprio lavoro, evidenziando i progressi nel miglioramento genetico e la versatilità di questi cavalli. Cultura, sport e inclusione Ampio spazio è dedicato anche alla cultura e alle tradizioni dell’isola. L’area espositiva ospiterà artigianato, prodotti tipici, costumi e testimonianze culturali, offrendo al visitatore una panoramica autentica della ricca eredità multiculturale siciliana. Il programma sportivo si annuncia intenso e variegato, spaziando dalle discipline classiche della monta inglese, come salto ostacoli e dressage, alla monta western, fino agli attacchi e alla monta spagnola. Un’occasione unica per avvicinarsi alla tecnica e alla passione che animano il mondo dell’equitazione, adatta sia ai grandi che ai più piccoli. Una sezione specifica sarà dedicata al benessere e alla salute, con particolare attenzione alle attività assistite con gli animali (IAA), rivolte a persone con fragilità fisiche, psichiche, cognitive e sociali. In programma anche un convegno nazionale sul ruolo degli equidi in ambito terapeutico, con esempi concreti nati nel territorio del Calatino. Esperienze, spettacoli e celebrazione La Tenuta Ambelia, oggi interamente visitabile, sarà il cuore di un viaggio nel tempo grazie alla ricostruzione di un villaggio medievale. Un’esperienza immersiva per conoscere da vicino una parte importante della storia siciliana. Non mancheranno spettacoli e intrattenimento: la Fiera propone un ricco palinsesto di eventi, tra cui concorsi di arte ed eleganza, spettacoli equestri e il prestigioso Gala Serale. In programma anche uno spettacolo medievale, pensato per coinvolgere famiglie, appassionati e visitatori di tutte le età. La Fiera Mediterranea del Cavallo si conferma così come un evento di grande valore, capace di unire tradizione, sport, inclusione e valorizzazione del territorio, in un’unica grande celebrazione della ricca identità siciliana.

Sport, Equitazione: Italia sul podio ai Mondiali di Horseball, doppio bronzo per le squadre azzurre

Grande successo per l’Italia dell’Horseball che, nella giornata di domenica 30 marzo, ha conquistato due prestigiose medaglie di bronzo nella FIHB World Cup, svoltasi presso La Rural di Buenos Aires, in Argentina. A salire sul terzo gradino del podio sono state sia la nazionale femminile che la nazionale italiana Pro Elite, protagoniste di due partite avvincenti e ricche di emozioni. Bronzo per le Ladies Azzurre La nazionale femminile ha ottenuto una vittoria netta contro il Belgio con un punteggio di 7-3. Il team, guidato dal Team Leader Ettore Sablone e dal coach Adrià Velasco Parramon, era composto da Matilde Guatelli, Silvia Avagnina, Valentina Percivale, Marzia Navone, Alice Volontè e Aurora Carletti. Le azzurre hanno subito imposto il loro ritmo nella prima frazione di gioco, chiudendo il primo tempo con un vantaggio di 5-0. Silvia Avagnina è stata protagonista con una tripletta, mentre Aurora Carletti ha firmato una doppietta. Nella ripresa, le belghe Valerie Antheunis e Tahnee Schaekels hanno provato a riaprire l’incontro, ma l’Italia ha mantenuto il controllo della partita. Avagnina, con un poker personale, ha portato il suo bottino a undici reti nella competizione, mentre Valentina Percivale ha siglato il gol che ha messo la parola fine alla sfida. Italia Pro Elite, un bronzo al cardiopalma Subito dopo il trionfo della squadra femminile, anche la nazionale italiana Pro Elite ha replicato il successo, battendo di misura il Portogallo per 7-6 al termine di una partita combattuta fino all’ultimo secondo. Sotto la guida di Ettore Sablone e Adrià Velasco Parramon, la squadra composta da Alessio Cilli, Luca Lanzi, Luca Di Marco, Danilo Monteverde, Roberto Prettico e Fabio Monti ha affrontato un Portogallo determinato a contendersi la medaglia di bronzo. Il primo tempo si è chiuso con l’Italia avanti per 3-2, grazie alle reti di Alessio Cilli (2) e Luca Di Marco (1), mentre per i portoghesi hanno segnato Miguel Fernandes e Guilherme Ginja. La ripresa è stata ancor più intensa, con le due squadre che si sono date battaglia senza esclusione di colpi. Per l’Italia, decisivi i tre gol di Cilli, e un altro gol di Di Marco. Il Portogallo ha risposto con quattro marcature firmate da Antonio Soller Garcia (2), Francisco Cortesao e Joao Mendes. L’ultimo goal è stato oggetto di una revisione arbitrale con il VAR, ma alla fine è stato convalidato, decretando la vittoria dell’Italia al golden goal. Un successo sofferto e meritato, che ha coronato l’impegno e la determinazione degli azzurri. Il doppio bronzo rappresenta la ricompensa per mesi di sacrifici da parte di atleti, allenatori e staff, che hanno affrontato una lunga e impegnativa trasferta fino in Argentina. Un traguardo che conferma la crescita dell’Horseball italiano nel panorama internazionale e che lascia ben sperare per il futuro di questa disciplina nel nostro Paese. Photo credits: FIHB

Sport, Equitazione: L’Italia pronta per lo CSIO Youth di Compiègne: giovani talenti azzurri in gara in Francia

Dal 17 al 20 aprile, Compiègne diventerà il palcoscenico di una delle tappe più prestigiose del circuito FEI Jumping Nations Cup Youth. Un evento unico in Francia, che riunisce i migliori giovani talenti del salto ostacoli europeo e che rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire le promesse di questo sport. Lo CSIO Youth prevede le Coppe delle Nazioni nelle categorie Children (12-14 anni), Junior (14-18 anni), Young Riders (16-21 anni) e Pony (12-16 anni). Qui, ogni cavaliere gareggerà non solo per la propria prestazione individuale, ma anche per la squadra nazionale, affrontando le rappresentative di alcune delle nazioni più forti del panorama equestre europeo. Nel 2024, le squadre in gara sono state 11 nella categoria Children, 12 tra gli Junior e 9 nei Young Riders, con la partecipazione di paesi di spicco come Belgio, Danimarca, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Irlanda, Italia, Monaco, Portogallo, Svizzera e Svezia. L’Italia sarà presente con una delegazione selezionata dalla Federazione Italiana Sport Equestri, che ha ufficializzato la convocazione degli atleti azzurri. A guidare la squadra saranno il capo equipe Elisa Solerio, il selezionatore tecnico federale Piero Coata e il veterinario Francesco Putti. Di seguito, gli Azzurri convocati: Young Riders – Squadra: – Tommaso Arricca su Heavy Plot – Martina Ferrari su Alonko Hero Z – Greta Lepratti su Mercy Van ‘T Ruytershof – Edoardo Piccini su Kompagnon Lj – Davide Vitale su Earl Grey Z Young Riders – Individuali: – Riccardo Andreis su Antares du Castel – Giulia Pasquini su Cortina 212 Junior – Squadra: – Lavinia Lo Bosco su Oberon – Andrea Pisani su Charlemagne JT Z – Lorenzo Privitera su Pimpelmees van de Lentamel – Eleonora Sanna su Amaretto Daisy – Tommaso Zorzi su Evita Junior – Individuali: – Leonardo Basola su Pomme Castanoo – Pietro Debolini su Quaprice JW Children – Squadra: – Beatrice Dalzini su Kytra de la Kesa – Maria Vittoria Gaffuri su Cafeine des Roches – Elena Pasquini su Cyprian 6 – Antonio Spano su Action Lover Ps – Cecilia Speranza su Engie De La Muse Children – Individuali: – Eva Vittoria Lasagni su Kadesther – Ginevra Saluzzo Madafferi su Kamille van de Eenhoorn Pony – Squadra: – Eleonora Duse su Filae du Banney – Sofia Frizzarin su Motto de Guldenboom – Giorgio Marini su Callowfeenish P.J – Maria Privitera su Calix de Vuzit – Rachele Zendrini su Helsinki Sereld’Hel Pony – Individuali: – Mya Teresa Bavuso su Galopin du Luot – Swamy Del Vecchio su Rathduff Good Guy R Con una squadra determinata e talentuosa, l’Italia si prepara a difendere i propri colori con grinta e ambizione. L’attesa è alta, e le giovani promesse azzurre sono pronte a dare spettacolo sul prestigioso campo di Compiègne. Photo credits: FEI

Sport, Equitazione: Presentato il francobollo commemorativo dedicato al Generale Raimondo D’Inzeo

Si è svolta in data 18-03-2025, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la presentazione ufficiale del francobollo dedicato al Generale Raimondo D’Inzeo, in occasione del centenario della sua nascita. L’evento ha reso omaggio a una figura di spicco dell’equitazione italiana, che ha saputo coniugare il rigore militare con un’eccezionale carriera sportiva. Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e leggenda del salto ostacoli, Raimondo D’Inzeo ha partecipato a otto edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, dal 1948 al 1976, conquistando un oro nel 1960 a Roma, due argenti e tre bronzi. Fu inoltre il portabandiera della delegazione italiana alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968, un riconoscimento mai assegnato prima a un atleta equestre italiano. Il suo palmares si arricchisce anche di due ori, un argento e un bronzo nei campionati mondiali. Il francobollo, parte della serie tematica “I Valori sociali”, raffigurante il Generale D’Inzeo in primo piano in sella al suo cavallo, mentre sullo sfondo è rappresentato durante una delle sue performance in gara. L’opera è stata realizzata dall’artista Giustina Milite e stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, con emissione a cura del MIMIT e distribuzione da parte di Poste Italiane. Con questa emissione filatelica, l’Italia celebra uno dei suoi più grandi campioni equestri, simbolo di dedizione, passione e talento, rendendo omaggio a una figura che ha scritto la storia dello sport nazionale. Photo credits: FISE

Sport, Equitazione: Trofeo Sant’Agata 2025

Si è concluso ieri con grande entusiasmo il Trofeo Sant’Agata di Equitazione, organizzato dal CSAIN Sicilia, settore Equitazione, e ospitato presso il maneggio SISA di Aci Sant’Antonio. L’evento ha rappresentato il culmine delle competizioni sportive legate ai festeggiamenti Agatini. Dopo il rinvio per maltempo dello scorso febbraio, l’attesa è stata ripagata da una giornata all’insegna dello spettacolo e della sana competizione. Gli atleti si sono sfidati nelle diverse categorie di salto a ostacoli: Barriere a terra, 30 cm, 60 cm, 80 cm, 100 cm e, grazie al numero cospicuo di partecipanti, anche la categoria 110 cm ha preso il via, regalando emozioni a tutti i presenti. L’edizione 2025 ha confermato il grande seguito dell’evento, con numeri in crescita rispetto all’anno precedente. Il livello tecnico delle competizioni è stato elevato, con performance che hanno messo in luce il talento e la preparazione degli atleti in gara, per la grande soddisfazione di Pino Chiapparino e del suo staff. Con la conclusione del Trofeo di Equitazione, si chiude ufficialmente la miniolimpiade sportiva della Coppa Sant’Agata, che anche quest’anno ha celebrato con successo il legame tra sport, tradizione e devozione per la Santa Patrona. 𝐹𝑜𝑡𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑠: 𝐶𝑠𝑎𝑖𝑛 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑆𝑝𝑜𝑟𝑡 𝐹𝑜𝑐𝑢𝑠